Nei giorni scorsi hanno avuto luogo a Dresda due interessanti conferenze:
- 28 e 29 maggio - Seconda conferenza “Energy in Future” (2. Dresdner Konferenz “Zukunft Energie”) (link in inglese) presso il Congress Center (link in inglese), organizzata da Fraunhofer IWS.
- 31 maggio – Conferenza dell‘UNESCO „Climate Change as a Thread to Peace: Impact on Cultural Heritage and Cultural Diversity“ (link in inglese) presso la SLUB (link in inglese) (biblioteca regionale e universitaria della Sassonia), dove è, tra l’altro, conservato il Codice Maya.
Due argomenti che mi interessano particolarmente e che mi hanno spinto a mettere nero su bianco alcune considerazioni.
L’energia è un tema all’ordine del
giorno, in particolare dopo il tragico disastro
nucleare che ha interessato Fukushima
nel Marzo 2011 a seguito di terremoti e tsunami.
Sempre più frequentemente siamo
colpiti da disastri naturali (terremoti, tsunami, tornado, alluvioni,…) e
sempre più spesso gli effetti immediati per le popolazioni colpite sono disastrosi
e quelli secondari, per il pianeta intero, rilevanti.
A maggio 2012 un workshop dell’OECD
(link in inglese) radunava insieme nel Congress Center di Dresda esperti di
livello mondiale. Tema del workshop: gli effetti che disastri naturali
possono scatenare a livello locale e mondiale quando ad essere colpite sono aziende
impegnate nella lavorazione di sostanza chimiche o che forniscono energia
attraverso il nucleare. Tra gli esempi riportati nel corso dei 3 giorni di
workshop c’era Fukushima ma anche l’alluvione che nel 2002 colpì la Sassonia
(Germania) e la Repubblica Ceca, sommergendo centinaia di chilometri di terra, abitata e
no. Allora, migliaia di persone furono costrette ad abbandonare le proprie
case, interi paesi rimasero isolati, senza acqua ed elettricità, e la sicurezza
di aziende impegnate nella lavorazione di sostanze chimiche fu messa enormemente
a rischio.
A quasi un anno di distanza, il
28 e 29 maggio 2013 si parla di Energia, delle nuove fonti di energia rinnovabile
e meno/non inquinanti e il 31 maggio delle conseguenze dei cambiamenti climatici sul
patrimonio tangibile e non dell’intera umanità.
Due temi intrinsecamente legati
tra di loro, dove l’uno (le fonti energetiche attuali) influenza profondamente
l’altro (gli effetti prodotti dall’uso di queste fonti energetiche), e che sono stati
trattati distintamente, senza nessun contatto apparente tra gli esperti che
hanno partecipato all’una e quelli che hanno partecipato all’altra conferenza e
nessun rimando al workshop dell’OECD del maggio 2012. Il sapere è rimasto
distinto, separato, chiuso nel proprio ambito di competenza, non applicato in
maniera attiva alla realtà nella quale tutti noi siamo immersi.
A proposito di immersione…..
I giorni scorsi sono stati caratterizzati
da costanti e più o meno intense piogge che hanno fatto elevare il livello dei
fiumi in Sassonia ed in Repubblica Ceca, causando lo straripamento della Moldava
e dell’Elba. Chilometri di terra sono al momento sommersi dall’acqua il cui
innalzamento non accenna a diminuire, anzi, l’acqua dalla Moldava si sta riversando
nell’Elba e nell’arco dei prossimi giorni raggiungerà Dresda.
04/06/2013 Dresda |
2002-2013 dopo poco più di 10
anni la storia si ripete con conseguenze non indifferenti per le popolazioni colpite,
per le forze dell’ordine e per le centinaia di volontari impegnati giorno e
notte nelle attività di soccorso. La situazione a Dresda e dintorni è
costantemente monitorata ed le informazioni sono fornire in tempo reale. Ma
cosa succede al di là del confine tedesco, in Repubblica Ceca? A quale velocità si sposta l'acqua e quanta ne arriverà ancora a Dresda? Nessuna notizia al momento. La
gestione è nazionale. La stretta collaborazione tra le nazioni promossa e
sostenuta a maggio 2012 durante l’OECD sembra non funzionare.
05/06/2013 - Dresda |
In un mondo orientato alla
globalizzazione, dove i confini fisici esistono solo sulla cartina geografica, si
continua a pensare ed agire nell'ambito nazionale e locale. La natura, però, non fa distinzione
tra una nazione ed un'altra, tra un paese ed un altro. La natura fa il suo corso
come siamo soliti dire!!! E spesso a nostre spese!
Eventi di questo genere modificano
profondamente sia il patrimonio culturale tangibile (monumenti, palazzi, chiese, teatri,
reperti storici ed archeologici,….) che quello intangibile (il bagaglio di informazioni, conoscenze, tecniche,….) che ci caratterizzano e ci contraddistinguono.
Dresda custodisce innumerevoli
capolavori dell’arte, frutto del lavoro di maestranze nel corso dei secoli (dipinti, sculture,
gioielli) ed inoltre una raffinata ed elegante esposizione d’arte e di tecnica, unica nel suo genere: il Salone
Matematico e Fisico riaperto lo scorso 14 Aprile dopo sei anni di chiusura
per restauro.
Così come ospita, nel Gasometro, uno dei panorami
di Yadegar
Asisi, un connubio di arte e tecnica. Le informazioni e le conoscenze alla
base dei panorami
rappresentano il sub-strato dei luoghi che noi oggi conosciamo. Dati racchiusi
nelle biblioteche, nei musei, nel bagaglio culturale e di ricerca di esperti
(pensiamo a “Roma
312” esposta a Dresda fino allo scorso Novembre, a “Dresda” attualmente in
esposizione, a “Pergamon” esposta a Berlino fino al 14/10/2012, all’”Everest” fruibile a
Lipsia fino al 07/07/2013, a “Lipsia 1813” in esposizione a Lipsia partire dal
03/08/2013, alla rappresentazione del “Muro” di Berlino).
La stretta ed attiva collaborazione
tra gli esperti, lo scambio di informazioni e di esperienze, il costante contatto
tra i diversi ambiti della conoscenza rappresentano l’obbiettivo da raggiungere
nel più breve tempo possibile. I singoli tasselli della nostra realtà attuale sono
intrinsecamente uniti tra di loro e sono causa ed effetto di quello che ci
aspetta nei prossimi anni. La terra è una, amiamola e proteggiamola, tutti!
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