Wednesday, June 5, 2013

Una panoramica tra Energy in Future e Climate Change



Nei giorni scorsi hanno avuto luogo a Dresda due interessanti conferenze:



Due argomenti che mi interessano particolarmente e che mi hanno spinto a mettere nero su bianco alcune considerazioni.
L’energia è un tema all’ordine del giorno, in particolare dopo il tragico disastro nucleare che ha interessato Fukushima nel Marzo 2011 a seguito di terremoti e tsunami.

Sempre più frequentemente siamo colpiti da disastri naturali (terremoti, tsunami, tornado, alluvioni,…) e sempre più spesso gli effetti immediati per le popolazioni colpite sono disastrosi e quelli secondari, per il pianeta intero, rilevanti.

A maggio 2012 un workshop dell’OECD (link in inglese) radunava insieme nel Congress Center di Dresda esperti di livello mondiale. Tema del workshop: gli effetti che disastri naturali possono scatenare a livello locale e mondiale quando ad essere colpite sono aziende impegnate nella lavorazione di sostanza chimiche o che forniscono energia attraverso il nucleare. Tra gli esempi riportati nel corso dei 3 giorni di workshop c’era Fukushima ma anche l’alluvione che nel 2002 colpì la Sassonia (Germania) e la Repubblica Ceca, sommergendo centinaia di chilometri di terra, abitata e no. Allora, migliaia di persone furono costrette ad abbandonare le proprie case, interi paesi rimasero isolati, senza acqua ed elettricità, e la sicurezza di aziende impegnate nella lavorazione di sostanze chimiche fu messa enormemente a rischio.

A quasi un anno di distanza, il 28 e 29 maggio 2013 si parla di Energia, delle nuove fonti di energia rinnovabile e meno/non inquinanti e il 31 maggio delle conseguenze dei cambiamenti climatici sul patrimonio tangibile e non dell’intera umanità.

Due temi intrinsecamente legati tra di loro, dove l’uno (le fonti energetiche attuali) influenza profondamente l’altro (gli effetti prodotti dall’uso di queste fonti energetiche), e che sono stati trattati distintamente, senza nessun contatto apparente tra gli esperti che hanno partecipato all’una e quelli che hanno partecipato all’altra conferenza e nessun rimando al workshop dell’OECD del maggio 2012. Il sapere è rimasto distinto, separato, chiuso nel proprio ambito di competenza, non applicato in maniera attiva alla realtà nella quale tutti noi siamo immersi.

A proposito di immersione…..

I giorni scorsi sono stati caratterizzati da costanti e più o meno intense piogge che hanno fatto elevare il livello dei fiumi in Sassonia ed in Repubblica Ceca, causando lo straripamento della Moldava e dell’Elba. Chilometri di terra sono al momento sommersi dall’acqua il cui innalzamento non accenna a diminuire, anzi, l’acqua dalla Moldava si sta riversando nell’Elba e nell’arco dei prossimi giorni raggiungerà Dresda. 

04/06/2013 Dresda
2002-2013 dopo poco più di 10 anni la storia si ripete con conseguenze non indifferenti per le popolazioni colpite, per le forze dell’ordine e per le centinaia di volontari impegnati giorno e notte nelle attività di soccorso. La situazione a Dresda e dintorni è costantemente monitorata ed le informazioni sono fornire in tempo reale. Ma cosa succede al di là del confine tedesco, in Repubblica Ceca? A quale velocità si sposta l'acqua e quanta ne arriverà ancora a Dresda? Nessuna notizia al momento. La gestione è nazionale. La stretta collaborazione tra le nazioni promossa e sostenuta a maggio 2012 durante l’OECD sembra non funzionare. 
05/06/2013 - Dresda


In un mondo orientato alla globalizzazione, dove i confini fisici esistono solo sulla cartina geografica, si continua a pensare ed agire nell'ambito nazionale e locale. La natura, però, non fa distinzione tra una nazione ed un'altra, tra un paese ed un altro. La natura fa il suo corso come siamo soliti dire!!! E spesso a nostre spese!

Eventi di questo genere modificano profondamente sia il patrimonio culturale tangibile (monumenti, palazzi, chiese, teatri, reperti storici ed archeologici,….) che quello intangibile (il bagaglio di informazioni, conoscenze, tecniche,….) che ci caratterizzano e ci contraddistinguono.

Dresda custodisce innumerevoli capolavori dell’arte, frutto del lavoro di maestranze nel corso dei secoli (dipinti, sculture, gioielli) ed inoltre una raffinata ed elegante esposizione d’arte e di tecnica, unica nel suo genere: il Salone Matematico e Fisico riaperto lo scorso 14 Aprile dopo sei anni di chiusura per restauro.

Così come ospita, nel Gasometro, uno dei panorami di Yadegar Asisi, un connubio di arte e tecnica. Le informazioni e le conoscenze alla base dei panorami rappresentano il sub-strato dei luoghi che noi oggi conosciamo. Dati racchiusi nelle biblioteche, nei musei, nel bagaglio culturale e di ricerca di esperti (pensiamo a “Roma 312” esposta a Dresda fino allo scorso Novembre, a “Dresda” attualmente in esposizione, a “Pergamon” esposta a Berlino fino al 14/10/2012, all’”Everest” fruibile a Lipsia fino al 07/07/2013, a “Lipsia 1813” in esposizione a Lipsia partire dal 03/08/2013, alla rappresentazione del “Muro” di Berlino).

La stretta ed attiva collaborazione tra gli esperti, lo scambio di informazioni e di esperienze, il costante contatto tra i diversi ambiti della conoscenza rappresentano l’obbiettivo da raggiungere nel più breve tempo possibile. I singoli tasselli della nostra realtà attuale sono intrinsecamente uniti tra di loro e sono causa ed effetto di quello che ci aspetta nei prossimi anni. La terra è una, amiamola e proteggiamola, tutti!