Wednesday, July 31, 2013

Dresda si prepara per la 26ª Conferenza Internazionale di Cartografia

http://bit.ly/14iyAec
La cartografia è per definizione l'insieme di conoscenze scientifiche, tecniche ed artistiche finalizzate alla rappresentazione simbolica e al contempo realistica di informazioni geografiche, statistiche, demografiche, economiche, politiche, culturali relative al luogo geografico di riferimento. Una definizione che ho udito per la prima volta dal Prof. Manfred Buchroithner (link in tedesco) presidente del Comitato Organizzatore della Conferenza e professore di Cartografia presso l'Università Tecnica di Dresda TUD (link in inglese).
La cartografia mostra in maniera lampante che la dicotomia tra scienza ed arte è puramente teorica. Essa mostra, al di là di ogni ragionevole dubbio, che proprio la collaborazione tra scienza, tecnica ed arte costituiscono la sua base.
La cartografia è una scienza dalle radici antichissime, oggi di grandissima attualità. Basti pensare ai numerosi disastri naturali dei quali, negli ultimi anni, siamo sempre più spesso testimoni e che modificano drasticamente l'aspetto paesaggistico.
La cartografia, una scienza complessa e sempre al passo con i tempi.

Dal 26 al 30 agosto prossimo, in occasione della 26ª Conferenza Internazionale di Cartografia (link in inglese), questa scienza antica ed al tempo stesso moderna sarà di casa a Dresda. Sono attesi in città all'incirca 1000 esperti provenienti da tutto il mondo. Prenderanno parte alla conferenza studiosi ed aziende specializzate nel settore cartografico.
Dresda, una città incantevole situata al confine tra est ed ovest Europa, da secoli culla della cultura barocca e sede di numerosi e rinomati istituti di ricerca impegnati in diverse branche del sapere, ha quest'anno l'onore ed al contempo il piacere di ospitare la conferenza.
Era dal 1993 che questa conferenza non si teneva in Germania.

Durante la 26ª Conferenza Internazionale di Cartografia sarà, tra l'altro, presentata la documentazione scientifica del lavoro svolto e dei risultati raggiunti sino ad oggi, saranno illustrate le tecnologie di ultima generazione adoperate per la mappatura e saranno resi noti i nuovi traguardi da raggiungere.

A meno di un mese dall'inizio della conferenza, mi fa piacere ricordare che proprio Dresda ospita, nel Salone Matematico e Fisico (riaperto lo scorso aprile dopo 6 anni di chiusura) tra i suoi magnifici pezzi anche una collezione di strumenti, di notevole importanza tecnica ed artistica, adoperati nel periodo tra il XVII ed il XIX secolo per la misurazione, la rappresentazione e lo studio del territorio.

La conferenza, in lingua inglese, organizzata da INTERCOM (link in inglese) avrà luogo presso il Centro Internazionale Congressi (link in ingelse) di Dresda.
Sarà possibile seguirla su Twitter: hashtag #iccDD2013

Wednesday, June 5, 2013

Una panoramica tra Energy in Future e Climate Change



Nei giorni scorsi hanno avuto luogo a Dresda due interessanti conferenze:



Due argomenti che mi interessano particolarmente e che mi hanno spinto a mettere nero su bianco alcune considerazioni.
L’energia è un tema all’ordine del giorno, in particolare dopo il tragico disastro nucleare che ha interessato Fukushima nel Marzo 2011 a seguito di terremoti e tsunami.

Sempre più frequentemente siamo colpiti da disastri naturali (terremoti, tsunami, tornado, alluvioni,…) e sempre più spesso gli effetti immediati per le popolazioni colpite sono disastrosi e quelli secondari, per il pianeta intero, rilevanti.

A maggio 2012 un workshop dell’OECD (link in inglese) radunava insieme nel Congress Center di Dresda esperti di livello mondiale. Tema del workshop: gli effetti che disastri naturali possono scatenare a livello locale e mondiale quando ad essere colpite sono aziende impegnate nella lavorazione di sostanza chimiche o che forniscono energia attraverso il nucleare. Tra gli esempi riportati nel corso dei 3 giorni di workshop c’era Fukushima ma anche l’alluvione che nel 2002 colpì la Sassonia (Germania) e la Repubblica Ceca, sommergendo centinaia di chilometri di terra, abitata e no. Allora, migliaia di persone furono costrette ad abbandonare le proprie case, interi paesi rimasero isolati, senza acqua ed elettricità, e la sicurezza di aziende impegnate nella lavorazione di sostanze chimiche fu messa enormemente a rischio.

A quasi un anno di distanza, il 28 e 29 maggio 2013 si parla di Energia, delle nuove fonti di energia rinnovabile e meno/non inquinanti e il 31 maggio delle conseguenze dei cambiamenti climatici sul patrimonio tangibile e non dell’intera umanità.

Due temi intrinsecamente legati tra di loro, dove l’uno (le fonti energetiche attuali) influenza profondamente l’altro (gli effetti prodotti dall’uso di queste fonti energetiche), e che sono stati trattati distintamente, senza nessun contatto apparente tra gli esperti che hanno partecipato all’una e quelli che hanno partecipato all’altra conferenza e nessun rimando al workshop dell’OECD del maggio 2012. Il sapere è rimasto distinto, separato, chiuso nel proprio ambito di competenza, non applicato in maniera attiva alla realtà nella quale tutti noi siamo immersi.

A proposito di immersione…..

I giorni scorsi sono stati caratterizzati da costanti e più o meno intense piogge che hanno fatto elevare il livello dei fiumi in Sassonia ed in Repubblica Ceca, causando lo straripamento della Moldava e dell’Elba. Chilometri di terra sono al momento sommersi dall’acqua il cui innalzamento non accenna a diminuire, anzi, l’acqua dalla Moldava si sta riversando nell’Elba e nell’arco dei prossimi giorni raggiungerà Dresda. 

04/06/2013 Dresda
2002-2013 dopo poco più di 10 anni la storia si ripete con conseguenze non indifferenti per le popolazioni colpite, per le forze dell’ordine e per le centinaia di volontari impegnati giorno e notte nelle attività di soccorso. La situazione a Dresda e dintorni è costantemente monitorata ed le informazioni sono fornire in tempo reale. Ma cosa succede al di là del confine tedesco, in Repubblica Ceca? A quale velocità si sposta l'acqua e quanta ne arriverà ancora a Dresda? Nessuna notizia al momento. La gestione è nazionale. La stretta collaborazione tra le nazioni promossa e sostenuta a maggio 2012 durante l’OECD sembra non funzionare. 
05/06/2013 - Dresda


In un mondo orientato alla globalizzazione, dove i confini fisici esistono solo sulla cartina geografica, si continua a pensare ed agire nell'ambito nazionale e locale. La natura, però, non fa distinzione tra una nazione ed un'altra, tra un paese ed un altro. La natura fa il suo corso come siamo soliti dire!!! E spesso a nostre spese!

Eventi di questo genere modificano profondamente sia il patrimonio culturale tangibile (monumenti, palazzi, chiese, teatri, reperti storici ed archeologici,….) che quello intangibile (il bagaglio di informazioni, conoscenze, tecniche,….) che ci caratterizzano e ci contraddistinguono.

Dresda custodisce innumerevoli capolavori dell’arte, frutto del lavoro di maestranze nel corso dei secoli (dipinti, sculture, gioielli) ed inoltre una raffinata ed elegante esposizione d’arte e di tecnica, unica nel suo genere: il Salone Matematico e Fisico riaperto lo scorso 14 Aprile dopo sei anni di chiusura per restauro.

Così come ospita, nel Gasometro, uno dei panorami di Yadegar Asisi, un connubio di arte e tecnica. Le informazioni e le conoscenze alla base dei panorami rappresentano il sub-strato dei luoghi che noi oggi conosciamo. Dati racchiusi nelle biblioteche, nei musei, nel bagaglio culturale e di ricerca di esperti (pensiamo a “Roma 312” esposta a Dresda fino allo scorso Novembre, a “Dresda” attualmente in esposizione, a “Pergamon” esposta a Berlino fino al 14/10/2012, all’”Everest” fruibile a Lipsia fino al 07/07/2013, a “Lipsia 1813” in esposizione a Lipsia partire dal 03/08/2013, alla rappresentazione del “Muro” di Berlino).

La stretta ed attiva collaborazione tra gli esperti, lo scambio di informazioni e di esperienze, il costante contatto tra i diversi ambiti della conoscenza rappresentano l’obbiettivo da raggiungere nel più breve tempo possibile. I singoli tasselli della nostra realtà attuale sono intrinsecamente uniti tra di loro e sono causa ed effetto di quello che ci aspetta nei prossimi anni. La terra è una, amiamola e proteggiamola, tutti!

Monday, April 22, 2013

Riapre il Salone Matematico e Fisico



Lo scorso 14 Aprile, dopo 6 anni di chiusura per restauro, è stata riaperto nello Zwinger di Dresda il “Mathematsch-Physikalischer Salon” (link in inglese) (il Salone Matematico e Fisico).

I pezzi esposti, di notevole interesse cognitivo, tecnico e artistico, risalgono prevalentemente al periodo tra il XVII ed il XIX secolo con un’ importante eccezione, “Il Globo Celeste Arabico” datato XIII secolo. 

Attraverso le quattro sale, in cui è suddivisa l’esposizione permantente, il visitatore percorre un cammino durato secoli che il curatore della mostra “Michael Korey” ha riconcepito in maniera originale.  

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Si parte dalla sala “L’universo dei Globi”. Agli occhi del visitatore si presenta, in una luce soffusa, una carrellata di globi di grandezza, costruzione e materiale diverso. Globi celesti, terrestri, lunari e perfino un globo riproducente Marte. In questa sala è custodito il pezzo più antico del museo: “Il Globo Celeste Arabico”.

Attraverso un corridoio buio si raggiunge la sala “Il Corso del Tempo”. Il contrasto tra la luce soffusa della sala dei globi e la luminosità di questa sala
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colpisce immediatamente. Qui è il tempo a farla da padrone. Orologi di epoche diverse (si va dal XVI al XIX secolo), a pendolo, da taschino, da viaggio (è esposta anche una sveglia) rivelano il sapere, la tecnica ed il gusto dell’epoca. 

Questo bagaglio di conoscenze ha portato, a metà del XIX secolo, alla fondazione di un’importante azienda produttrice di orologi, in Glasshütte, a sud di Dresda.  

L’esposizione prosegue nella sala “Il Cosmo del Principe”.
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Eleganti strumenti di matematica e di misurazione, veri e propri miracoli della tecnica, che il principe elettore Augusto di Sassonia riunì all’interno del suo palazzo a Dresda, nella apposita “Camera delle Arti”, gettando così le basi di quello che sarebbe poi diventato l’odierno Salone Matematico e Fisico.


 L’ultima sala è dedicata agli “Strumenti dell’Illuminazione”. Una collezione di imponenti telescopi, specchi ustorii, macchine per sottovuoto sono i protagonisti indiscussi di questa sala. 
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È interessante notare che tutti gli strumenti esposti per il loro esatto funzionamento prevedono l’intervento umano. È assente una totale autonomia della Tecnica. 
L’Arte e la Tecnica inoltre sono combinate in maniera armonica ed indissolubile. Anche il più sofisticato strumento tecnico dell’epoca mostra una chiara componente artistica che dà al suo aspetto esterno la stessa importanza data il suo meccanismo interno.

Monday, January 21, 2013

100 Anni Bibliotheca Hertziana a Roma

La Bibliotheca Hertziana è un tempio dell'arte e della cultura nel cuore della città eterna. Un luogo di incontro, di confronto, di studio, di ricerca. Un luogo del pensiero e dell'azione, una porta aperta a nuove visioni e a nuovi progetti, un luogo sospeso tra ieri, oggi e domani.

Sono trascorsi 100 anni dalla sua fondazione ad opera di Henriette Hertz mecenate e collezionista d'arte di famiglia ebrea. Henriette Hertz (link in inglese) era una donna amante del sapere, tenace, nata in un periodo storico nel quale l'accesso ai luoghi ufficiali del sapere e della conoscenza era precluso alle donne. Una donna con una visione chiara davanti agli occhi, una visione rivolta a tutti, senza distinzione alcuna.
Per festeggiare questo importate traguardo, il 18 gennaio nella Slub (link in inglese) si è aperta una mostra che ripercorre i momenti salienti che hanno portato la Bibliotheca Hertziana (oggi parte della Società Max Planck) a diventare l'istituto odierno.

Foto: Matthias Erfurth
Dopo il saluto iniziale tenuto dal direttore generale della Slub, Dr. Thomas Bürger, la parola è passata al ministro per la scienza e l'arte in Sassonia, Prof. Sabine von Schorlemer.
Il ministro ha sottolineato l'importanza di coltivare l'amore per la cultura, di tutelare le diverse eredità culturali, di rendere la cultura fruibile ad un numero sempre maggiore di persone mediante l'uso di strumenti tecnologici. Un esempio ne è la Deutsche Digitale Bibliotek (link in inglese). 
Il ministro ha anche colto l'occasione per ribadire lo stretto rapporto esistente tra Sassonia e Italia, un legame di matrice sia culturale che artistica. Un legame visibile e vivibile ancora oggi.  

Successivamente la parola è passata al direttore esecutivo della Bibliotheca Hertziana, Dr. Elisabeth Kieven, e alla direttrice della Bibliotheca Hertziana, Dr. Sybille Ebert-Schifferer. 

Entrambe le direttrici hanno fornito informazioni e dettagli di notevole interesse in merito alla nascita della biblioteca, così come alle vicende di vita, agli incontri e ai contatti della sua fondatrice. 

Foto: Matthias Erfurth
Tra un intervento e l'altro sono state ascoltate registrazioni di pezzi di Vivaldi e di Wagner. 

In concomitanza con l'inaugurazione della mostra per i 100 anni della Bibliotheca Hertziana in Roma, il 18 gennaio è stata inaugurata anche la mostra (link in inglese) per i 200 anni dalla nascita di Richard Wagner ed è stato festeggiato il 10° compleanno della SLUB.

La manifestazione di apertura si è conclusa con una visita ad entrambe le mostre, con un brindisi ed una fetta di torta preparata per l'occasione da Angelì Italienische Leckereien (nella foto qui sopra si può vedere il contenitore della torta).